Fuoco
e cenere
di
Maria Allo
Sul
margine la felce incendiata
rivela
un suo saldo credo e non smette
di
negoziare testarda e tenera
nel
più lieve dei gesti la vita
non
avevo mai visto niente di più bello
prima
di questo mattino
Suppongo
che tra gli esseri umani
ci
sia bisogno di cose del genere
e
invece ci si perde nel vuoto
cenere
sale un anno dopo l’altro
come
arido deserto in corpi sfatti
Vedi
quel che svanisce libra profondità
di
gelsomini su abrasioni di poggi
con
cui ancora si può ricominciare
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