Nei
nostri paesi di notte
di
Maria Pina Ciancio
Nei
nostri paesi di notte
quando
il vento si alza
e
lo spazio di gomma si dilata
siamo
cani randagi così deboli e soli
che
anche l’amore
è
uno schiaffo nel buio
che
lascia le dita e assedia il paese
Qualcuno
stanotte è fuggito
con
lo sputo aggrumato alla gola
qualche
altro è rimasto
tra
i silenzi allineati e orizzontali
della
piazza
Sotto
l’orlo della luna
ci
lecchiamo ferite come i cani
gli
occhi arrossati e il fiato (ancora) caldo
cercando
il sonno complice
solo
per dimenticare
Da
Storie minime (Fara, 2009)
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