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  Scritti di altri autori  »  Narrativa  »  Fulmineo incontro, di Grazia Giordani 24/11/2023
 

Fulmineo incontro

di Grazia Giordani



In trasparenza, quasi in filigrana, dietro la vela sottile di una minuscola barca che stava acquistando per il nipotino-mi disse dopo- il suo sguardo color caffè scuro, brillava triste nell´ombra. Provocante per un lievissimo strabismo, eppure, non mi voleva provocare, solo chiedere, sprovvista di ombrello, se da quelle parti passasse, un autobus, un mezzo pubblico.

Certo non doveva nuotar nell´oro, altrimenti avrebbe chiamato un taxi.

Fuori diluviava, proprio come oggi, mentre vi sto scrivendo.

Con naturalezza, la presi sottobraccio, aprendo il mio parapioggia grande, quello che perdo regolarmente al cinema, nei ristoranti e sempre ritrovo, troppo ingombrante per gli occasionali ladri di oggetti dimenticati.

La pilotai, con garbo, verso il bar di fronte. Sedemmo nell´ombra rischiarata da neon opachi. Seppi istintivamente che il mio volto duro, dai lineamenti maschi, forti non le dispiaceva. Il caffè che tremolava nelle nostre tazze era in parure con le sue pupille. Tutto era onirico, delizioso, sfatto, come avviene nei sogni che si sciolgono all´alba.

Non mi disturbava la lievissima trina di rughe che incorniciava le sue labbra ravvivate da un lucido perlato. Non mi piacciono le labbra tinte di un rosso color del peccato.

Contraddittorio, come sempre, con lei avrei peccato volentieri, carezzando quei capelli mal raccolti sulla nuca, spontanei come tutta lei.

-Sta spiovendo- mormorò la sua voce roca che, in maniera visibile mi stava eccitando.

-Il nipotino vorrà provare la barchetta in una pozzanghera del terrazzo.

-Devo andare, grazie del caffè.

Troppo banale riaccompagnarla a casa.

Lasciamo, alla sorte, al caso, alla greca "ananke", la speranza di rivederla.


 
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