Questa
poesia esprime in modo perfetto ciò che fu l’olocausto.
E non a caso è in epigrafe al celebre Se questo è un
uomo. Primo Levi ha vissuto per testimoniare affinché
un’immane tragedia non fosse solo un mero ricordo; le sue non
sono parole di retorica, sono il grido silenzioso di chi dai lager
non è più tornato.
Shemà
(*)
di
Primo Levi
Voi
che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che
trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate
se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non
conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì
o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza
capelli e senza nome
Senza piu forza d ricordare
Vuoti gli
occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate
che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele
nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi
alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la
casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il
viso da voi.
(*)
In ebraico: ascolta
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