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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Dolomiti, di Antonia Pozzi 22/06/2018
 

Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – Milano 3 dicembre 1938). E’ stata breve la sua stagione, troncata dalla sua ipersensibilità, quella stessa che la portava appena possibile sulle montagne, in cui si immergeva anima e corpo.




Dolomiti

di Antonia Pozzi



Non monti, anime di monti sono
queste pallide guglie, irrigidite
in volontà d'ascesa. E noi strisciamo
sull'ignota fermezza: a palmo a palmo,
con l'arcuata tensione delle dita,
con la piatta aderenza delle membra,
guadagnamo la roccia; con la fame
dei predatori, issiamo sulla pietra
il nostro corpo molle; ebbri d'immenso,
inalberiamo sopra l'irta vetta
la nostra fragilezza ardente. In basso,
la roccia dura piange. Dalle nere,
profonde crepe, cola un freddo pianto
di gocce chiare: e subito sparisce
sotto i massi franati. Ma, lì intorno,
un azzurro fiorire di miosotidi
tradisce l'umidore ed un remoto
lamento s'ode, ch'è come il singhiozzo
rattenuto, incessante, della terra.


 
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