Camilla
Del Soldato (Reggio Emilia, 23 settembre 1862 – Milano, 19
marzo 1940) non è di certo famosa come Ada Negri o Antonia
Pozzi, però ha lasciato anche lei un segno con le sue poesie
che richiamano alla semplicità della vita legata alla natura.
Quella che segue è relativa a un tipico frutto di stagione che
può essere consumato in tanti modi ed è adatto
senz’altro a un’allegra serata in compagnia.
Tempo
di castagne
di
Camilla Del Soldato
Nei
castagneti dell'Italia mia,
tanto in Piemonte, quanto in
Lucchesia,
quand'è l'autunno, per tutti i ragazzi
è
grande l'allegria.
Li vedi armati d'un grosso randello,
lungo
e diritto come un alberello,
andar pei greppi a corsa come
pazzi.
E lì comincia il bello.
Agli annosi castagni,
randellate
danno a gran forza, finché sian cascate
tutte
le frutta, e dai bei ricci infranti
occhieggino, morate.
E
i ragazzi a gridare - La ballotta!
La caldarrosta, pronta appena
cotta;
le frittelline dolci, avanti, avanti!
La polenta che
scotta!
Di mangiar le castagne in Lucchesia,
ed in Piemonte
e in tutta Italia mia,
ogni maniera è buona, se vi
sia
vin nuovo, foco acceso e compagnia.
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