Edoardo
Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 – Genova 18 maggio 2010).
La donna è al centro della poesia ed è la donna nel
tempo, passato, presente e futuro. Non è la femmina remissiva
che vive all’ombra dell’uomo, bensì è il
motore che fa andare il mondo.
Ballata
delle donne
di
Edoardo Sanguineti
Quando
ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci
hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le
mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso alla
gioia
pensare al maschio, pensarci mi annoia.
Quando
ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha
combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella
morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso alla
pace
pensare al maschio, pensarci mi piace.
Quando ci
penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno
riaggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e
casa e pancia che tiene una gonna,
e pancia e cassa, che viene
al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché
la donna non è cielo e terra
carne di terra che non vuole
guerra
ed è la terra, in cui fui seminato,
vita ho
vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore
ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina
penso, se penso all'umano
la mia compagna, la prendo per mano.
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