L'intervista è a Luigi Simonetti, più conosciuto come “Airon”,
poeta assai prolifico, con testi di costante elevato livello.
Perché scrivi?
Per
sentirmi vivo.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Si,
guardare oltre ogni orizzonte e cercare la bellezza in ogni sua forma.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Soprattutto
leggere le idee diverse dalle nostre, altrimenti non esiste confronto.
Che cosa leggi di solito?
Poesie,
tecnologia e fantasy.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Cinque
anni fa.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Inesistenti.
Che cosa ti piacerebbe scrivere?
Credo
con 2.700 testi d'aver scritto di tutto; ora vorrei ricominciare da zero, per
rivedere ogni mio pensiero dall'inizio e capire se mi è veramente servito per
crescere.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
Radicale
NO, ha cambiato il mio punto di vista e tolto molte barriere che limitavano il
mio orizzonte.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Uno
solo: non guidare la mano con la mente, ma solo con il cuore.