I colori del volo
C'è un mondo reale dove molte cose non
funzionano, la cattiveria ha preso il sopravvento, le guerre creano distruzione
e dolore, i politici rubano e non fanno gli interessi della collettività, la
gente diventa sempre più egoista. E c'è
un mondo fantastico, dove anche i piccioni hanno il diritto di dire la loro, e
persino gli orologi e le bolle di sapone. E' il mondo degli scrittori, di
coloro che con la fantasia possono cancellare tutte le brutture e le storture
di una società che va allo sbando. E' il mondo dell'autrice di questo
spumeggiante volumetto, (I colori del volo, pagg. 60, €, 12,00, Aletti Editore)
Eleonora Testi, insegnante romana, con la passione per l'arte (il quadro sulla
copertina del libro è suo) e la scrittura. Chi lo ha mai detto che il sole deve
rimanere giallo? Eleonora lo colora con la sua fantasia. E gli orologi perché
devono scandire sempre lo stesso tempo? Eleonora modifica convenzioni e regole,
scombussola certezze cristallizzate, dà una scrollata alle montagne, una carica rivitalizzante alla natura intorpidita, distribuisce
polverina magica che trasmette vitalità e freschezza. Eleonora possiede una
fantasia galoppante e con essa sorvola il cielo, attraversa le montagne, si
spinge nei fondali marini alla ricerca di ostriche e profumi con i quali
cospargere l'aria inquinata. Ruba i
colori ai pittori, dipinge di bianco la notte, di luce il buio. Insomma ne combina di tutti
i…colori!!! Un libro che regala entusiasmo e il
piacere di gustare la vita con gioia. Regala positività perché insegna ai
bambini che in fondo siamo sempre noi i responsabili del nostro destino, basta
crederci, munirsi di fantasia e vedere il mondo con occhi diversi. La creatività è un dono da non disperdere perché, come diceva
Calvino: “ Le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, nella loro
sempre ripetuta casistica di vicende, una spiegazione della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminìo delle coscienze contadine
fino a noi…”. Eleonora di professione fa l'insegnante e conosce l'importanza
del linguaggio da utilizzare con i bambini, le fiabe hanno un valore
terapeutico, aiutano a superare i momenti di passaggio a rielaborare simbolicamente e risolvere
i propri conflitti interiori. Un bambino che ascolta storie diventerà un adulto
capace di immaginare
soluzioni, di trovare un filo di parole nel bandolo della propria esistenza.
Ben venga quindi questo libro che educa ad avere rispetto per gli oggetti, la
natura e tutto il patrimonio che ci è stato lasciato.
Eleonora come nasce l'idea di queste
bellissime fiabe?
Questa
raccolta contiene fiabe che appartengono a periodi diversi. Infatti
alcune sono state scritte già parecchi anni fa. Con “I colori ribelli” ad
esempio arrivai finalista al “Premio Andersen” di Sestri Levante nel 1993. In realtà il mondo
delle fiabe mi ha incantata da sempre e mi ha accompagnata nel corso di questi
lunghi anni.
Pur
essendomi cimentata in altri generi di scrittura, prediligo comunque questo,
dal momento che è a me particolarmente congeniale.
E'
innata infatti in me la tendenza a fantasticare, a
stupirmi sempre di fronte alle cose come se fosse la prima volta che le
osservo.
C'è
una parte profonda di me rimasta intatta, genuina, quella del “fanciullino
pascoliano” per capirci.
Inoltre, per lo spirito
inquieto e ribelle che mi contraddistingue, sono portata a trasgredire i luoghi
comuni e le regole eccessivamente rigide proprio volando in alto con la
fantasia.
Non è
un caso il fatto che anche io, così come i tubetti di colore nella fiaba “I
colori ribelli”, nel dipingere i miei quadri, utilizzi colori non naturalistici
ma dettati dalle emozioni e dagli stati d'animo.
Infine
posso dire con certezza che la forza della fantasia e della creatività mi hanno
sostenuta nei momenti più difficili della mia vita, momenti in cui con il
pennello o la penna in mano
coloravo le mie giornate con tutti i colori più
belli dell'arcobaleno.
Quanto è importante educare i bambini
alla lettura?
E'
fondamentale suscitare nei bambini l'amore e il piacere per la lettura.
Questo
problema io, in qualità di insegnante di un Liceo, lo vivo anche con i ragazzi
più grandi, con gli adolescenti, che purtroppo molto spesso non conoscono il
piacere della lettura.
Con
il passare del tempo tale problema si è aggravato per cui per esempio risulta
veramente ardua l'impresa di proporre letture di testi classici.
Negli
ultimi anni, per poter indirizzare i ragazzi alla lettura, ho
dovuto prima entrare nel loro mondo, condividendo inizialmente le loro
scelte (in generale libri sull'amore o di fantascienza).
I
testi proposti dall'insegnante vengono ormai vissuti come un'imposizione,
soprattutto se si tratta di opere classiche appartenenti ad un passato ormai
remoto.
Inoltre è triste constatare come, almeno al Liceo,
quando si illustra il genere della fiaba, gli studenti dimostrano profondo
disagio nell'inventare autonomamente una fiaba e persino nell'ideare personaggi
immaginari.
Si è
perduta la facoltà di spaziare con la fantasia.
In
una società in crisi come quella attuale, la lettura può rappresentare ancora
uno strumento valido per trasmettere valori autentici.
Educare
alla lettura consiste nell'offrire agli altri, siano essi bambini, adolescenti
oppure adulti, l'opportunità di solcare nuovi orizzonti e di arricchirsi sia
dal punto di vista del linguaggio che interiormente, per affrontare in modo più
completo la propria esistenza perché, tra le pagine dei libri, vibra sempre e
comunque la vita.
Per essere scrittori, e in particolare
scrittori di libri per bambini, bisogna essere bimbi un po' dentro, guardare il
mondo con i loro occhi, altrimenti diventa difficile riuscire
a comunicare con loro, emozionarli
attraverso uno scritto. Come rispondono i bambini quando ci sono proposte di
coinvolgimento?
Così
come ho accennato prima, è importante mantenere uno spirito genuino, una sorta
di candore primigenio che ci permetta di avvicinarci meglio al mondo dei
bambini.
L'elemento
emotivo è alla base di un rapporto comunicativo efficace con il loro universo.
Mi è
capitato più volte di leggere le mie fiabe ai bambini delle scuole elementari e
ho avuto la possibilità di verificare il livello di coinvolgimento da parte
loro, coinvolgimento che ogni volta è stato alto.
In
questo libro anche l'argomento del rapporto con la natura attira in particolare
la loro attenzione.
Il
rispetto per l'ambiente che ci circonda, e che sempre più è danneggiato
dall'inquinamento, è uno dei valori principali trasmessi dalla lettura di fiabe quali “Piccioni a Venezia”, “Lorella e il mare” e “Il
ritorno degli aquiloni”.
Nella
raccolta “I colori del volo” inoltre gli orologi entrano in sciopero perché
vogliono sperimentare l'emozione di nuovi ‘battiti', stanchi dei ritmi
stressanti a cui sono sottoposti per colpa degli uomini; i tubetti di colore si
ribellano al loro padrone perché vorrebbero vivere esperienze diverse colorando
di sé elementi mai conosciuti prima; le montagne, per concedersi un po' di
riposo, decidono di distendersi per sgranchirsi le gambe: tutto questo stimola l'interesse
dei bambini perché è vicino alla loro sensibilità e alla loro visione del mondo
e delle cose.
So che è di prossima uscita un altro tuo
libro, ce ne vuoi parlare?
Proprio
in questi giorni sta uscendo un mio libro, di genere completamente diverso, dal
titolo “Amori game over”. Si tratta di una raccolta di racconti comici sul tema
del rapporto uomo-donna e in particolare sulla spinosa questione della
separazione.
Tutto
trattato in termini ironici e scanzonati!
Anni fa ho pubblicato un libro dal titolo “Separati. Testimonianza di uomini e donne” ma questo aveva una veste e un
tono diversi, più seri ed impegnati. In questi ultimi anni ho
frequentato corsi di teatro comico d'improvvisazione e, attraverso questa
esperienza, ho avuto modo di sperimentare un diverso modo di scrivere.
Per
quanto riguarda poi il genere della fiaba, tra alcuni mesi saranno pubblicati
due miei libri. Il primo è relativo al mondo attuale della scuola, le cui
problematiche urgenti io vivo quotidianamente, e che saranno esposte in una
veste originale, con costanti riferimenti al mondo delle fiabe che comunque rappresentano
una fonte inesauribile di situazioni e di insegnamenti di vita. Nell'altro
invece immagino che alcune delle statue più note di Roma si animino e che, durante
una notte speciale, vivano storie straordinarie.
Recensione
e intervista a cura di Salvo Zappulla