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  Letteratura  »  Un polpo alla gola, di Zerocalcare, edito da Bao Publishing e recensito da Laura Vargiu 05/03/2019
 
Un polpo alla gola – Zerocalcare – Bao Publishing – Pagg. 188 – ISBN9788865431139 – Euro 16,00



Cicatrici d’infanzia



Bello, molto bello, questo lavoro datato 2012 di Zerocalcare, al secolo Michele Rech, che ancora mi mancava all'appello! A parte una sola eccezione tra le opere finora lette, sono rimasta sempre particolarmente stupita dalla profondità dei temi affrontati che l'autore riveste con la patina, soltanto in apparenza leggera e disimpegnata, del fumetto. 
Sotto i riflettori, tra le tavole di queste pagine, c'è l'infanzia, fase cruciale, e non sempre di spensieratezza, nella vita di ognuno, e tutto ciò che essa si porta inevitabilmente dietro: amicizie e inimicizie, miti e disillusioni, sensi di colpa, gioie e ferite che talvolta si rimarginano, talaltra no. In verità, “nessuno guarisce dalla propria infanzia”, tutti ne portiamo addosso le cicatrici per sempre, impietosamente.
Una storia molto ben costruita che, da un certo punto in poi, cattura tantissimo il lettore, il quale non può fare altro che “divorare” il libro per giungere al colpo di scena finale, anzi più di uno, mentre i tentacoli dell'originale polpo (chi non ne ha mai avuto uno addosso?!?) finiscono per allentarsi intorno alla gola di qualcuno, ma si stringono ancor più attorno a quella di qualcun altro. E intanto s'impara a conoscere il mondo di Zero, con i suoi personaggi principali, tra cui gli insostituibili Secco e Sarah, e i flussi di coscienza che assumono fattezze varie che vanno da David Gnomo ad altri personaggi che i ragazzini di oggi nemmeno conoscono più. 
Lettura consigliatissima, tra le migliori, insieme a “Kobane Calling” (capolavoro assoluto!), “Dimentica il mio nome” e la prima e la seconda parte di “Macerie prime”!


Laura Vargiu

 
©2006 ArteInsieme, « 013950737 »