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  Letteratura  »  Corpi di reato. Le indagini della criminologa Nancy Parente, di Giancarlo Piciarelli, edito da ilmiolibro self publishing e recensito da Fiorella Borin 18/01/2020
 
Corpi di reato. Le indagini della criminologa Nancy Parente - Giancarlo Piciarelli - ilmiolibro self publishing -  Pagg. 224 - EAN 9788892361935 – Euro 17,00



Giancarlo Piciarelli è un autore poliedrico e molto prolifico. Tanto si mostrava ricca e inesauribile la sua vena poetica, che lo ha portato alla ribalta del mondo letterario negli anni ’90, tanto la sua vena narrativa si impone per freschezza e fluidità, spaziando dal genere umoristico al poliziesco sempre con esiti pregevoli e senza mai manifestare segni di stanchezza. Negli ultimi anni ha prodotto alcuni romanzi thriller molto appassionanti, ben condotti sia sul piano dell’originalità, sia su quello della logica, ideando storie non solo credibili, ma anche sostenute da una minuziosa documentazione sugli argomenti trattati.

Negli ultimi thriller pubblicati da Giancarlo Piciarelli l’ambientazione era squisitamente italiana e il protagonista era il commissario Leo Blasi, sessantenne romano verace, specialista nella caccia ai serial killer; invece, in “Corpi di reato” il ruolo principale viene assunto da Nancy Parente, quarantenne italo-americana laureata in criminologia e figura di spicco della sezione Crimini Speciali di Manhattan. Già questo fa capire che l’autore ha impresso un cambiamento di rotta: al posto di un maturo protagonista maschile scorbutico e tormentato, una donna più giovane, volitiva, determinata e fragile al tempo stesso; non più l’Italia e Roma in primo piano, ma New York e l’America. Non si creda però che Piciarelli accantoni l’amore per la sua città natale, perché nel corso della vicenda ci sarà spazio anche per Roma e avrà un ruolo di rilievo il capo dell’Interpol, l’italianissimo Luca Leonardi, non a caso conoscente ed estimatore del commissario Blasi.

In un certo senso questo nuovo romanzo di Giancarlo Piciarelli rappresenta la sintesi del suo amore per Roma e per New York, per la “maschia” romanità e per il mondo femminile, validamente rappresentato da Nancy Parente e dalle sue colleghe Zelda e Abigail. Ma tutto questo pare una sorta di cornice, perché il vero cuore del libro è un altro, ben più crudo, spaventoso e terribile.

Fin dalla copertina si intuisce che leggendo questo libro si entrerà in un universo torbido, che non dà scampo nemmeno alle creature che più di ogni altro meriterebbero cura, attenzione e rispetto. Kidnapping, si dice in inglese. Rapimento di bambini. Già questo provoca un senso di angoscia, perché ci catapulta in una realtà infame, dalla quale preferiremmo distogliere lo sguardo e della cui efferatezza preferiremmo ignorare tutto. Ma purtroppo il kidnapping non è un’invenzione letteraria, è una piaga che affligge il mondo intero, sostenuta da un mercato fiorentissimo, cha va dalla pedofilia allo sfruttamento per accattonaggio, fino al limite più estremo, rappresentato dall’utilizzo dei bambini come fornitori di organi di ricambio.

Ed è proprio su quest’ultimo versante che, dopo la scomparsa di tre bambini a New York, si indirizzeranno le indagini del team coordinato da Nancy Parente. La caccia ai rapitori non sarà facile né sul piano operativo né su quello emotivo, ma porterà i suoi frutti svelando tutto il marciume di bande criminali specializzate nel rapimento di bambini per utilizzarne gli organi e occultarne i cadaveri nei modi più abietti e fantasiosi.

Questo romanzo, per quanto sembri scritto di getto, dato che uno dei suoi punti di forza è proprio la scorrevolezza, rivela un lungo lavoro di preparazione sia per le descrizioni dei luoghi, sia per l’approfondimento delle tematiche prese in esame e sviluppate con ammirevole chiarezza espositiva. È molto cinematografico, perché basato sull’azione e sui dialoghi, tutti credibili, immediati e incisivi. La psicologia dei personaggi è tratteggiata con la sapienza narrativa di un vero professionista della penna, che anche con ”Corpi di reato” ha giocato la carta vincente.


Fiorella Borin


 
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