A
tua immagine e dissomiglianza – Daniele Sannipoli
– Luna Nera – ISBN 978-8898052806
– Euro 12,10
Il
cerchio della vita
“Dio
creò l'uomo a sua immagine;
a
immagine di Dio lo creò;
maschio
e femmina li creò.”
Genesi
1,27
Un
Lui crea con una Lei, dalla notte dei tempi, un altro uomo: maschio o
femmina. Un essere vivente e già in nuce morente, chiamato
all’esistenza per un arco temporale circoscritto ma non
definito: l’incognita più evidente della condizione
chiamata vita. TEMPO. L’ essere nasce, del tutto inconsapevole;
e l’essere, mentre il suo sistema fisiologico muta nel processo
chiamato crescita, si inserisce in un contesto umano fatto di
relazioni e si adatta. Inizialmente non dotato di categorie mentali
utili a fargli decifrare l’ignoto che man mano si rivela,
costruisce a sua volta categorie conoscitive e schemi comportamentali
e assume, di riflesso, per il processo evidente dell’imitazione,
quelli delle persone che gli sono più vicine. GENITORI. Esseri
imperfetti che hanno già attraversato le fasi primordiali,
esseri apparentemente finiti e conclusi in quanto adulti. Esseri che,
in un processo di replicazione egoistica, bramano di scorgere nella
loro genìa la propria unicità. CORTO CIRCUITO. Ogni
essere umano è essere a sé: può riflettere
l’immagine altrui, può essere cesellato finemente ma ha
da fare, nella sua esistenza, il necessario processo di affrancamento
da chi l’ ha preceduto, facendo tesoro degli errori altrui ma
anche delle esperienze passate che non necessariamente portano solo,
anche nelle avversità più buie, male o negatività.
DOLORE. Necessario compagno dell’esistenza, passaporto per il
superamento generazionale. RICONOSCENZA. Necessaria anch’essa
per cogliere il dono della vita e cercare di spenderlo nel migliore
dei modi possibili.
Un
autore scrive, chiediamoci il perché.
Daniele
Sannipoli è un giovane studente di medicina, una mente
brillante, un ragazzo che si è sempre distinto per la passione
con cui affronta il sapere. Un giovane uomo che sarà medico e
che ha la sensibilità necessaria a sostenerlo in questa
delicata professione; la lettura e la scrittura lo affiancano nel suo
quotidiano e lo dotano di strumenti utili a sostenere gli uomini che
un domani saranno i suoi pazienti. Un ragazzo di oggi che ha saputo,
grazie al suo talento, regalarci lo stupore dell’universo
emotivo di un giovane, restituendoci, a distanza di anni, i medesimi
dubbi, le stesse fascinazioni, i dilemmi che ci hanno accompagnati
guardando in viso i nostri genitori.
Perché
ha scritto? Perché è un essere umano e agli altri
esseri umani tende in un consorzio che ci unisce tutti
nell’universalità della nostra condizione.
Siti
|