Portoro
– Giulio Neri – Il Maestrale – Pagg.
240 – ISBN 9788864292151
– Euro 18,00
Come
una venatura preziosa
Terza
pubblicazione per l’ormai consolidato autore sardo che, dopo
aver esordito con “Carta, forbice, sasso. Memorie senza
raccordo”(2016) e aver guadagnato un posto presso la casa
editrice isolana ”Il Maestrale” pubblicando “A tie
solu bramu”(2018) , conferma la sua collaborazione con il
massimo rappresentante editoriale in terra sarda ma soprattutto le
sue innegabili capacità di scrittura. Che Giulio Neri sia un
buon scrittore, eclettico, versatile, colto, è indubbio, come
lo è il fatto che la sua scrittura sia immediatamente
riconoscibile, attraversata com’è da motivi ricorrenti,
eppure questo scritto compie un balzo avanti rispetto ai precedenti.
Totalmente o quasi sgravato da sovrastrutture narrative complesse -
cronologie a ritroso, compresenza di piani narrativi multipli,
pluralità di voci narranti, registri stilistici vari, ricorso
a molteplici tipologie di scrittura: diario, memoriale, scambio
epistolare - il romanzo si presenta asciutto, lineare e perfino
brioso, attraversato da un’ilarità che copre la vasta
gamma capace di suscitare un sorriso per condurre alla risata,
passando dal rispecchiamento in una realtà regionale, ma
ancora meglio gravitante tra Cagliari e Vallermosa, virando verso il
riso amaro che solo una vena grottesca azzeccata può
suscitare.
Tutto
ruota intorno al personaggio di Carmelo Hayez, un ventinovenne
fallito e in piena deriva esistenziale, sull’orlo di un delirio
che lo conduce a proteggersi con una maschera antismog, convinto che
la sua Cagliari sia appestata. Un uomo in embrione, un ragazzotto
ingabbiato, un indolente capace di mettersi in fila accanto a Zeno,
un voyeur che trascina una relazione con una donna matura che lo
sfrutta e dalla quale tutti i suoi cari cercano di allontanarlo
mentre nutre simpatie sessuali per sua cugina. Il sesso infatti è
il suo più grande cruccio, lo specchio del suo fallimento, del
suo essere inconcludente. Ha un’unica fortuna il nostro caro
antieroe, è ben voluto da tanti e pur tra molteplici
traversie, comprese quelle che un’ampia ellissi accenna
soltanto, compirà il suo percorso di crescita e di
rieducazione soprattutto sentimentale. Un romanzo che ha la capacità
di raccontare l’universo emotivo maschile, di rappresentare i
moti dell’animo quando questo è squassato e basterebbe
solo un braccio per scendere il nostro milione di scale.
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