Il
papà di Giovanna – Pupi Avati –
Mondadori – Pagg. 146 – ISBN 9788804590989
– Euro 9,00
Il
papà di Giovanna è un libro che ha un certo peso sulle
emozioni del lettore, è un romanzo che pone l’accento
sulle difficoltà dell’essere genitori, soprattutto se un
figlio ha dei disagi psichici.
Siamo nella Bologna di fine anni
Trenta e le vicende narrano di una famiglia all’apparenza
normale: Michele Casali professore nello stesso liceo frequentato
dalla figlia Giovanna e Delia la madre, donna bellissima che non
riesce a entrare nel dentro del rapporto tra padre e figlia.
Giovanna
è un’adolescente “diversa” dai suoi
coetanei, fragile emotivamente e insicura, si relaziona difficilmente
con il mondo che la circonda, la gelosia ossessiva verso un ragazzo e
la sua migliore amica la porteranno a un gesto estremo, l’uccisione
di chi non contraccambia i suoi sentimenti. La follia, il malessere
psichico è l’elemento fondamentale di rottura della
routine famigliare già molto instabile.
Questo padre,
Michele, che comunque continua a seguire la figlia e che cerca di
riportare Giovanna a una vita “normale”, nonostante tutto
e tutti, è commovente.
Le aspettative che abbiamo nei
confronti dei nostri figli, spesso sono disattese, anche se non con
esiti così eclatanti come nel caso di Giovanna, ma sono
proprio le grandi aspettative che riversiamo verso i figli che ci
bendano gli occhi non permettendo di intravedere le problematiche che
essi possano avere. Avvolte, invece, la non accettazione delle
fragilità psichiche di un figlio, non ci permette di aiutarlo
per evitare il “peggio”. Siamo troppo spesso genitori
accecati dall’amore incondizionato che offusca la capacità
di vedere le cose in modo oggettivo.
Pupi Avati descrive un
dramma familiare con parole che ti arrivano, ci fa vedere i
personaggi non solo nella loro fisicità, ma soprattutto nella
loro sfera sentimentale e psicologica emozionando e coinvolgendo il
lettore.
Sicuramente Il papà di Giovanna è un
romanzo di scelte sbagliate e di quanto le scelte che facciamo nel
nostro percorso di vita possano influenzare tutta la nostra esistenza
e quella di chi ci sta vicino.
È un libro che parla di
amore, di quell’amore puro e incondizionato, vero e
totalitario, è un libro che parla di disagio mentale e di
tutte le sue problematiche, è un libro che tocca le corde
dell’anima e vi rimane dentro per tanto, troppo tempo.
«Ha
convinto Giovanna che nella vita ognuno ha il diritto di essere
felice… perché non ci sono differenze, non esiste la
fortuna o la sfortuna. Secondo lui nostra figlia avrebbe dovuto
pretendere tutto, senza rendersi conto di chi è veramente
Giovanna…»
Suo
padre gli aveva sempre detto «Ricordati che i grandi pugili
sono i grandi incassatori, non sono quelli che danno cazzotti, ma
quelli che li prendono».
Katia
Ciarrocchi
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