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  Letteratura  »  Fu sera e fu mattina, di Ken Follett, edito da Mondadori e recensito da Katia Ciarrocchi 10/04/2021
 
Fu sera e fu mattina - Ken Follett - Mondadori - Pagg. 792 - ISBN 9788804722120 - Euro 27,00



Ken Follet torna in libreria con il prequel dei I pilastri della Terra, ed è così che apprendiamo quali sono le origini di Kingsbridge. Fu sera e fu mattina è un romanzo corale, un romanzo che accompagna il lettore per un intero decennio (997-1007) in compagnia dei protagonisti, Edgar il giovane figlio di un barcaiolo di Combe, Wilwulf potente e assetato di gloria, Aldred monaco retto e profondamente credente e la bellissima contessa normanna Regna seguiti dai tantissimi personaggi che abitano il romanzo.
Come sempre la cornice storica abita i libri di Follet, non ne riporterò la trama, perché non amo anticipare troppo a chi come me non legge la terza di copertina, ma in Fu sera e fu mattina, troviamo temi importanti e ben sviluppate quali: lo sfruttamento degli schiavi e il sopruso verso le donne. La trama è amore, guerra, riuscire a sbarcare il lunario, la forza del ricominciare dopo una traversia che ti ha portato via tutto ciò che avevi, la capacità del reinventarsi; argomenti che non possono far altro che appassionare.
Follet non si smentisce, la scrittura non è artificiosa ma semplice e scorrevole nonostante sia carica di descrizioni minuziose, non annoia, ha la capacità di esporre i fatti in modo tale che permette al lettore di sviluppare un film quasi visivo fino ad avere la sensazione di essere catapultati nel dentro del romanzo. L’autore in tutte le sue opere, accompagna in una passeggiata lungo la via della storia, anche se ammetto che Fu sera e fu mattina, non regge il passo con la trilogia de I pilastri della terra.
Per quanto mi riguarda, credo che questo romanzo sia un libro da leggere quando si è stanchi e si rischia di cadere nel blocco del lettore… Allora ti fermi leggi E fu sera e fu mattina e riparti, perché comunque è una lettura gradevole senza infamia e senza lode.



Citazioni tratte da: Fu sera e fu mattina

«Ricordo che, quando eravamo piccoli, in primavera i nostri genitori ci portavano a tagliare le canne fresche al fiume. I miei dovevano avere dei bei ricordi legati a quella sponda del fiume, con le sue canne. Forse avevano fatto l’amore lì, prima di essere sposati. Allora non ci avevo mai pensato, ero troppo giovane, ma sapevo che avevano un dolce segreto che a loro piaceva rammentare.»Il suo sorriso era triste. «Le cose come quella… le metti insieme e fanno una vita.»

 «Ho vissuto vent’anni tra i monaci. Un monastero è come una grande, potente famiglia: rivalità, gelosie, litigi, lotte gerarchiche… e amore. Ed è difficile sfuggirvi. Quando vedo guai in arrivo sono felice, perché almeno so che devo affrontarli. Il vero pericolo sono le sorprese.»


Katia Ciarrocchi


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