Semi
nudi –
Franca Canapini - puntoacapo –
Pagg. 130 – ISBN 978-88-31428-33-0 – Euro 15,00
Un
anno a passi leggeri sulla terra, la sezione di esordio delle poesie
di Franca Canapini è allettante perché fino da subito
ci fa sognare quel connubio fra essere umano e natura che raramente
costituisce la poetica moderna, mentre è stato il motivo di
fondo di tanti poeti classici, in primis il Pascoli. Con una certa
emozione quindi, che non è solo nostalgia, ma riscoperta di un
mondo naturale che da sempre teniamo stretto nell’animo, ci
accostiamo a questi componimenti poetici nei quali è bello
vedere riaffiorare con le parole dolci, evocative di una donna
sensibile un mondo familiare e domestico che ha creato un substrato
creativo per una vita successiva, ricca anche di esperienze diverse:
Lilla
Mi
ritrovi in questo spiovere di luce ché l’acqua indecisa
resta
in infinitesime gocce sospesa e si arcobalena
quando
ai bordi della strada sterrata fragili
s’aggirano
le chioccioline tra le campanule rosa
e
la vitalba s’allunga arricciando i germogli alla luce ubriaca
Sono
ancora io la ragazza ai libri seduta fremente
di
tanta bellezza inquieta…
E’
un mondo antico quello che è evocato, un mondo fatto di cose
semplici, di osservazioni delle piante, degli animali, di valori
profondi che sembra essere superato dalla vita moderna, a volte
troppo fredda nella sua tecnologia, ma che invece resta come
imprinting nelle persone che l’ hanno vissuto anche come
eredità da trasmettere:
Sera
di primavera
In
una sera così
di
mezza luna e qualche stella
d’alberi
tutti in fiore tra le luci
nell’aria
che s’intenera
non
si dorme e non si veglia
cullati
dalle ninne degli uccelli
quietamente
si trasogna
In
una sera così
ci
facciamo aria
erba
fiore
nulla
La
poetessa non è soltanto (e già sarebbe molto) la donna
dei passi leggeri sulla terra, ma è una donna con una
personalità dalle molteplici sfaccettature e in questo libro
di poesie ci dimostra tutta la ricchezza del suo animo, tutta la
ricchezza di una vita vissuta con consapevolezza: a contatto con la
natura, ma anche a contatto, sempre vigile e presente, con il mondo
che si evolve, con la storia che cammina, marcia incessante verso il
futuro.
Lavoratori
anonimi
ai
lavoratori sfruttati
La
piazza del nostro paese gremita di gente
la
banda i suonatori in divisa
gli
ottoni brillanti
e
Tu e noi fra rosse bandiere e i canti
Compagni
avanti! Avanti!
Avanti
per le curve del cimitero
verso
un Primo Maggio in festa
nel
bosco fresco dei castagni
Avanti
avanti!...nostro è l’avvenir
L’autrice
desidererebbe sicuramente un futuro migliore, ma intanto si rivolge
ad osservare la società che cambia, i lavori degli uomini,
dedicando i suoi versi ai tanti personaggi incontrati, a chi ha
suscitato la curiosità nel suo animo. Franca è una
poetessa che non è stata soltanto a guardare, ma ha
partecipato attivamente alla vita sociale, convinta che soltanto
l’impegno etico individuale possa creare nella società
quella unione di intenti che sta alla base dello sviluppo audace e
provvido del diritto alla vita.
Le
successive sezioni di questo libro di poesie, sia Nella casa della
matrioska che ne La Sibilla del sogno, le parole si fanno incalzanti,
si ripetono in un ritmo veloce quasi a giustificare il sogno che
diventa realtà e si perde nei meandri della vita, consapevole
della forza e del coraggio con cui si è imposto.
Il
vissuto della poetessa, ora che molte fasi della sua esistenza sono
trascorse, le riempie le mani di tante monete: d’oro o
d’argento, di quei valori che sono serviti ad avere rispetto
di se stessa, a vivere con dignità, conservando quei ricordi
della terra madre che sono sempre stati alla base della sua
avventura di vita.
E’
un modo quello di Franca di scrivere per lasciare una traccia, ognuno
di noi vive tante vite, ognuno di noi è tante cose, c’è
una tristezza finale di non aver fatto di più, di avere visto
tanti orizzonti, di averli quasi toccati con mano per poi capire che
non era possibile raggiungerli, ma nonostante questo c’è
anche l’orgoglio di non essersi mai tirata indietro e di avere
ancora del tempo prezioso per crescere nella consapevolezza delle
sfaccettature di senso e di significato che ci offre l’esistenza.
Visione
Protesa
nel futuro
un
brivido improvviso
mi
farà voltare indietro.
Allora
vedrò i miei fiori
ardenti,
in vortice glorioso
sfuggirmi
e scomparire
nel
risucchio
inesorabile
del tempo
…il
nulla della luce/ il vuoto del momento
come
fosse stata un’inezia
l’immane
vertigine di senso
E
nell’inesausto silenzio
per
tanto per poco
l’anima
inizierà nuovo concepimento.
(F.C.)
Gemma
Mondanelli
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