Il
ponte sulla Drina – Ivo Andric – Mondadori
– Pagg. 438 – ISBN 9788804665038
– Euro 14,50
Romanzo
monumentale
Cinque
stelle e lode per questo romanzo di Ivo Andric pubblicato nel
1945!
L’autore,
Premio Nobel per la Letteratura all’inizio degli anni Sessanta,
nacque nella Bosnia del 1892 già sotto occupazione
austro-ungarica da quasi una quindicina d’anni; anche i
bosniaci, dunque, hanno fatto parte a pieno titolo – come non a
caso lo stesso romanzo racconta – dell’impero di
Francesco Giuseppe, all’interno di uno sconfinato melting pot
in cui erano presenti differenti nazioni e confessioni religiose. Di
tale commistione di popoli relativa alla propria terra Andric parla
ampiamente in questa sua opera, e lo fa tornando molto indietro nel
tempo: la narrazione, infatti, prende avvio dalla prima metà
del XVI secolo, quando la zona era in mano ai turchi ottomani, per
giungere infine sino al principio della grande guerra con il fatale
attentato di Sarajevo e le iniziali operazioni armate tra Austria e
Serbia, mentre tutta l’Europa veniva inevitabilmente
risucchiata nel vortice di un conflitto disastroso che si sarebbe
protratto per anni.
Fanno
da scenario al lungo racconto la cittadina di Visegrad e le sponde
dell’impetuoso fiume Drina, dove per iniziativa del visir
Mehmed Paša Sokolovi? nella seconda metà del
Cinquecento venne costruito un maestoso ponte di pietra a cui
finiscono per legarsi in modo indissolubile le sorti di tutti gli
abitanti della cittadina, slavi e turchi (e non solo) indistintamente
.
Ed
è proprio lui, il ponte sulla Drina, solido e pressoché
immutato nei secoli, il protagonista assoluto di queste meravigliose
pagine caratterizzate da una prosa che riesce a coinvolgere e
incuriosire il lettore dalla prima all’ultima riga; pagine in
cui s’intrecciano la grande Storia e le piccole storie, spesso
drammatiche, di coloro che, generazione dopo generazione, per
centinaia d’anni transitarono sul ponte, lo stesso che vide
passare due giganteschi imperi (quello d’Istanbul e quello di
Vienna), entrambi destinati a scomparire sotto i colpi della prima
guerra mondiale, e su cui s’incontrarono Occidente e Oriente,
Cristianesimo e Islam.
Un
romanzo capolavoro!
“E
così, in mezzo a tutta quella nuova tempesta che si riversò
sulla città, […] il ponte continuò a stare in
piedi, bianco, duro e invulnerabile, come era stato da sempre.”
Laura
Vargiu
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