Corpo
a corpo
- Elena Mearini - Arkadia - Pagg. 112 - ISBN 9788868514198
- Euro 14,00
La
complessità dell´amore tra bellezza e imperfezioni
È
una boxe simbolica quella che si gioca nello struggente romanzo di
Elena Mearini, intitolato "Corpo a corpo" (Arkadia, editore
pp.109, euro 14). Nelle drammatiche pagine del romanzo incontriamo
all´interno di una palestra della periferia milanese, luogo in
apparenza illeso dal tempo, ritrovo di vite disfatte, riaggiustate a
colpi di pugni sul ring, Stefano Santi, un personaggio maschile molto
importante, professore di liceo ed ex pugile promettente. Torna nel
luogo che gli fece da casa e famiglia per raccontare la propria
storia tragica a Mario, proprietario della palestra, il più umano e
simpatico fra i protagonisti del romanzo. "Corpo a corpo"
racconta un intreccio di vite complesse che si contrastano come in un
ring. Amori distorti che diventano autentiche armi distruttive, il
valore impagabile dei legami che nascono all´ombra della comune
passione sportiva, in questo caso la boxe, emblema simbolico
dell´incontro scontro della vita. Incontriamo inoltre due sorelle:
Ada, emblema della bellezza intima ed esteriore, Marta , che vorrebbe
assomigliarle, ma non le riesce. In sintesi in queste pagine
incontriamo due sorelle, la boxe e un professore. Leggiamo la storia
di due sorelle Ada e Marta, la prima perfetta, ammalata di
perfezione, nel senso che vive la perfezione come fosse una malattia,
Marta imperfetta, quasi la malacopia della sorella che,
inconsapevolmente, invidia. Stefano, il professore di materie
umanistiche, voleva soltanto perdersi nell´amore, o soltanto
liberarsene. I personaggi sono uniti tutti da uno sport: la boxe,
attraverso cui cercano di espiare le proprie colpe, o di annientare
le proprie perfezioni, oppure di ritrovarle. C´è un diario molto
importante e particolareggiato scritto da Marta, prima e dopo la sua
convivenza con Stefano. Il diario verrà letto da Mario, il
proprietario della palestra. Stefano sostiene che bisogna leggere
alcuni estratti del diario perché "serve conoscere la voce di lei
per arrivare alla disfatta di lui". Nelle pagine del diario
incontriamo Marta che ha cercato di salvare la sorella Ada dalla
condanna della perfezione. Ada che poi si è uccisa e nessuno ha mai
capito il perché. Marta che era troppo normale per essere notata,
troppo brillante per non vedere l´insopportabile, troppo esigente
per non impazzire. Ada e Marta il bene e il male che non possono
essere divisi. Mario, attraverso le regole della boxe aiuterà Santi
a comprendere "la cosa giusta da fare". Come sempre, l´epilogo
lo affidiamo alla curiosità dei lettori.
Grazia
Giordani