In una
lingua che non so più dire
di Tea Ranno
Editore: E/O
Prezzo: € 17.00
Data di Pubblicazione:
2007
Collana: Dal mondo
ISBN: 8876417869
ISBN-13:
9788876417863
Pagine: 223
Dopo il successo di “Cenere”,
la scrittrice siciliana si ripresenta al suo pubblico, a distanza di soli
diciannove mesi, con un nuovo romanzo. Una storia completamente diversa,
contemporanea, in cui la Ranno dimostra
grande versatilità di scrittura. Cenere
è ambientato nel Seicento e lo stile barocco si identifica con la storia narrata.
”In una lingua che non so più dire”
racconta di stragi mafiose, di attentati delle Br. Andrea, il personaggio
chiave del nuovo romanzo, è un giudice combattuto tra Milano e la Sicilia, sua città d' origine. Un uomo concreto, asciutto, severo, che ha
sempre saputo cosa chiedere alla vita. Arriva per tutti il momento di saldare
il conto con il proprio destino, umili e potenti, e il giudice si ritrova solo,
colto da infarto, a meditare sulla sua esistenza. I flash back della memoria si
snodano lucidi a rinverdire gli affetti perduti. Un viaggio a ritroso nel tempo
alla ricerca dell'Isola Felice, l'infanzia, la spensieratezza, i rimbrotti
benevoli del nonno. E poi Teresa, che incarna i sapori genuini, il profumo
delle frittelle, le conserve di pomodoro, gli anni innocenti del liceo. Teresa
si erge candida e maestosa come la cima di una montagna imbiancata, un gigante
con cui confrontarsi. Teresa è il rimorso, le crisi di coscienza, la polvere
che scivola dentro il pugno e non si può più afferrare.
Le pagine del romanzo scorrono fluide, leggere, sospese tra realtà e sogno. Tea gioca a mescolare rimpianti e
ricordi con grande scaltrezza, ha la capacità di trasformare le parole in
suoni, sembra quasi di sentirlo lo scalpiccio del mulo, lo stridere del portone
arrugginito, il vento che ulula. Anche le balbuzie del nonno sono una brillante
trovata letteraria, a rallentare il tempo, a scandagliarne i frammenti ed
estrarre da esso tesori inestimabili. E poi il finale amaro, come amari sono
tutti i ritorni, quando ci si illude di poter trovare le cose così come si
erano lasciate, sperando che le leggi inclementi del tempo non le abbiano
scalfite. E invece…
Note biografiche dell'autore:
Tea Ranno nata a Melilli,
in provincia di Siracusa ma attualmente vive a Roma. Laureata in giurisprudenza
e ha sempre affiancato allo studio del diritto la pratica della scrittura.
Salvo Zappulla