Il cielo ti cerca
di Richard Bach
Rizzoli Editore
Narrativa romanzo
Pagg. 153
ISBN: 9788817035248
Prezzo: € 10,00
Tutto
quello che succede attorno a me avrà conseguenze positive sul quadro generale.
Le persone saranno gentili con me, come io lo sono con loro.
Le coincidenze mi condurranno ad altre
persone che hanno lezioni da darmi, e alle quali io ho a mia volta qualcosa da
insegnare.
Non mi mancherà niente di quanto è
necessario a diventare la persona che ho deciso di essere.
Ricorderò che ho creato io questo mondo e
che lo posso cambiare e migliorare con le mie suggestioni ogni volta che lo
desidero.
Riceverò continue conferme del fatto che
il mio mondo sta cambiando proprio come avevo progettato che facesse e riterrò
i cambiamenti migliori di quello che avrei immaginato.
La risposta a ogni mia domanda mi
arriverà in modo chiaro, veloce e inatteso, dal mio intimo.
Dove il volo diviene un'altra metafora
di vita.
Richard Bach,
scrittore e pilota di aerei fa della sua passione un'arte e gran parte della
sua produzione letteraria ne è influenzata. Raggiunge l'apice del successo con Il gabbiano Jonathan Livingston,
divenuto in breve tempo una sorta di testo culto, un testo filosofico –
spirituale, con impliciti riferimenti alla dottrina della reincarnazione.
Oggi Bach propone una nuova favola “Il
cielo ti cerca” dove sono trattati molto ampiamente i temi della suggestione e dell'ipnosi.
Un libro che ho letto il giorno stesso della sua uscita e che mi
ha messo in una condizione di “combattimento” con il mio raziocinio.
Jamie Forbes è un pilota
che, nonostante anni di volo, quando accende il motore prova la stessa magica
emozione della prima volta. Oggi insegna a volare a quelli che sognano di avere
le ali. La sua vita, o per meglio dire il suo pensiero cambierà totalmente
direzione quando un mattino di Settembre, durante un volo gli giunge il
disperato SOS di Maria, la quale si trova a bordo di un piccolo aereo, e il
marito (pilota) ha avuto un malore.
Jamie, con la sua voce e la sola forza della mente la
convince ad assumere il comando del piccolo aereo: la ipnotizza.
Soltanto dopo quest'avvenimento Jamie comprende una
vecchia lezione, ricevuta, anni prima, dal leggendario Blacksmith,
che lo aveva ipnotizzato persuadendolo di essere prigioniero in una cella di
pietre, mentre nella realtà Jamie toccava solo aria:
era prigioniero solo della sua mente.
“E si rende conto
dell'immenso potere della suggestione nelle nostre vite, imparando che dobbiamo
essere noi a dare forma alla realtà, e non la realtà, con le sue illusioni e i
suoi inganni, a plasmare i nostri sogni e impedirci di viverli davvero. Perché, come il gabbiano
Jonathan Livingston, se solo lo vogliamo, possiamo
essere tutti liberi di volare”.
Nella recensione all'Ipnotismo di August Forel pubblicato nel 1899 S.Freud affermava : “Lo stato ipnotico è provocato dalla suggestione, la
suggestione cioè la capacità di suggerire è un avvenimento tanto grandioso da
poter essere paragonato alle maggiori scoperte o meglio ancora alle maggiori
rivelazioni dello spirito umano”
Quando permettiamo agli avvenimenti, persone, incontri, situazioni di
suggestionare le nostre scelte e la nostra vita? Purtroppo tanto e non ce ne
rendiamo conto perché tutti questi “stimoli”
rimangono registrati sulla nostra “subcoscienza”,
senza il concorso della nostra volontà cosciente, penetrando nel nostro
cervello quasi a nostra insaputa.
La psicoanalisi di
Sigmund Freud dimostra come “L'uomo,
sempre indicato quale essere pensante e capace di operare libero da
condizionamenti, sia invece assoggettato a potenti forze irrazionali,
riconducibili al potere dell'inconscio. L'uomo non è più il
protagonista della propria vita, ma un burattino governato da forze sconosciute”.
Riuscire a ipnotizzare se stessi (e non lasciarsi ipnotizzare dal mondo esterno
che ci circonda), tramutare il NON del pensiero negativo in positivo dando così
la possibilità, a ciascuno di noi, di “pilotare” la propria vita: divenire
protagonisti e non più burattini.
Una favola che fa riflettere, mettendo in ”combattimento” il nostro
inconscio-conscio.
Note
biografiche dell'autore: (tratto da Wikipedia)
Fu pilota riservista
per l'U.S. Air Force, scrittore di manuali tecnici
per la Douglas Aircraft
Company ed anche pilota acrobatico, prima di dedicarsi alla narrativa.
L'autore ha avuto sei figli dalla sua prima moglie, Bette, da cui ha divorziato
nel 1970. Suo figlio Jonathan, giornalista, ha scritto un libro in cui analizza
il controverso rapporto con il padre: A Reunion of Father and Son (1993).
Dopo anni di collaborazione con varie riviste inglesi – soprattutto periodici
specializzati in aviazione, come lo statunitense "Flying" – raggiunge
la popolarità con il suo primo romanzo, Il gabbiano Jonathan Livingston, pubblicato negli Stati Uniti nel 1970 e
successivamente tradotto in decine di lingue.
L'opera, corredata nell'edizione originale dalle fotografie di Russel Munson, è essenzialmente
una fiaba a contenuto morale che narra la storia di un gabbiano, metafora
dell'uomo, che persegue per tutta la vita un ideale di perfezione che lo
porterà dapprima all'isolamento e quindi allo studio e al sacrificio, fino ad
apprendere il segreto della bontà e dell'amore che cercherà di insegnare ai
propri simili.
Katia Ciarrocchi
www.liberolibro.it