Ritorno a Bassavilla
di Danilo Arona
Edizioni XII
Pagg. 192
ISBN: 9788895733128
Prezzo: € 12,00
Danilo Arena, critico cinematografico e giornalista ha conquistato il mondo
della letteratura fantastica con le sue pubblicazioni, tra le quali ricordiamo La
Stazione
del Dio del suono, Black magic Woman, L'estate
di Montebuio.
Ricercatore di fenomeni “insoliti”,
nella sua ultima opera “Ritorno a Bassavilla” mette in campo tutte le
conoscenze, fornendo al lettore una carrellata, ben documentata, di misteri che
avvolgono la città di Alessandria.
Affascinante e tenebroso il percorso che ci propone l'autore, partendo da Bassavilla – nome fittizio “Nom de plume” di Alessandria – fino
a sconfinare in altre regioni, con un filo conduttore quali credenze e quanto
loro possano influenzare la psiche umana; follia (?)… “C'è un punto di rottura in ognuno di noi”
e quel punto spesso sfocia nelle cronache nere del nostro quotidiano: “I muri parlano, ma più che di follia raccontano
d'invisibilità sociale e di emergenza, i veri grandi ‘horrori'
dei nostri tempi”.
Ritorno a Bassavilla non è un romanzo e nemmeno un
resoconto giornalistico su avvenimenti più o meno “strani”, ma descrive una città “…nata in modo tutto particolare: apparsa all'improvviso, come – è il
caso dirlo – uno spettro, in mezzo a un vasto territorio di paludi tra il
Tanaro e la Bormida. Un terreno dove, è noto, le radici non hanno presa più di tanto. Nata da una mescolanza di genti, venute da città e regioni diverse,
dialetti diversi, costumi diversi e diverse obbedienze” (dalla
prefazione di Daniele Bonfanti), nelle sue credenze, non credenze e arcani che la
avvolgono donandole quell'alone di mistero che la caratterizza.
Il mistero induce negli uomini atteggiamenti diversi: alcuni mostrano paura,
soffrendone la presenza. Una forma di protezione rispetto al proprio limite che
impedisce il dominio di ciò in cui siamo immersi: il mondo. Altri, invece,
nutrono il fascino, nel desiderio di conoscere e possedere l'ignoto, per
assicurarsi il dominio sul mondo e non patire il proprio limite umano. Due lati
di una stessa moneta, l'impotenza umana e l'onnipotenza che induce l'essere
umano a quel terrore confuso del soprannaturale.
Lo stile di Arena è
avvolgente nel suo narrare e permette al lettore di curiosare là dove lui è
passato, di aprire quelle porte che probabilmente non avremmo il coraggio di
aprire, di approfondire, dando forse delle risposte, a quei misteri di cronaca
nera rimasti insoluti; perché in realtà molti dettati da credenze popolari e lì
dove non vi è la mano di Dio, l'essere umano vi poggia la mano diabolica di un
demone. Ma non sarà che si vuol nascondere la folle follia malata di una
società che sta perdendo la via della ragione?
Un plauso dovuto ad Arena
che con Ritorno a Bassavilla
ha avuto il coraggio di descrivere ciò che si vuol celare dietro una maschera
indecifrabile, ma che di misterioso ha ben poco.
Danilo Arona è uno dei maestri indiscussi della letteratura fantastica
contemporanea. Critico cinematografico e giornalista, nonché ricercatore sul
campo di fenomeni “insoliti”, ha collezionato in trent'anni di carriera un
enorme numero di pubblicazioni tra romanzi, raccolte, saggi e racconti editi da
molti editori italiani e stranieri.
Tra i suoi libri La Stazione
del Dio del Suono, Palo Mayombe, Black
Magic Woman, L'estate di Montebuio.
È anche tra gli autori della raccolta Archetipi di Edizioni XII.
Sito Internet www.daniloarona.com
Katia Ciarrocchi
www.liberolibro.it