Il
castello di Barletta
di
Renzo Montagnoli
Di
castelli in Italia ce ne sono tanti e si trovano un po’
ovunque, anche nella Puglia, che ne ospita uno particolarmente
famoso, Castel del Monte, sito all’interno. Invece lungo la
costa, a Barletta, si trova una fortezza di tutto rispetto, che ai
suoi tempi dovette assolvere bene ai suoi compiti e che ora
rappresenta una meta per il viaggiatore che giri per queste contrade
a scopo turistico. Per quanto non sia possibile datarla con
esattezza, la sua origine si fa risalire all’incirca alla metà
dell’XI secolo, per opera dei Normanni. Edificarlo fu una
scelta felice, viste le guerre che insanguinarono a lungo la zona,
tanto che nella seconda metà del XII secolo si ritenne
opportuno ampliarlo. Del periodo normanno, conclusosi con la morte di
Tancredi, restò ben poco del maniero, ma con l’avvento
di Federico di Svevia si intrapresero lavori di riedificazione e
ampliamento, a cui diedero impulso i successori, fino all’ultimo,
Corradino, che però fu sconfitto dalle truppe angioine di
Carlo I nella battaglia di Tagliacozzo. Preso prigioniero, come è
notorio finì decapitato e subentrò nei suoi
possedimenti appunto Carlo I che, resosi conto dell’importanza
militare del castello, ne avviò un’ampia e radicale
ristrutturazione. Era il 1268 e iniziava così il periodo
angioino che sarebbe durato piuttosto a lungo e che si sarebbe chiuso
nel 1442 con l’avvento degli aragonesi. Questi posero mano al
castello con interventi anche di un certo spessore e governarono, non
sempre pacificamente, fino al 1504, quando furono scalzati dagli
spagnoli. A tal riguardo è del 1503, per la precisione il 13
febbraio, la famosa disfida di Barletta fra tredici cavalieri
italiani, che combattevano sotto le insegne spagnole, e altrettanti
francesi. Lo scontro si inserì nella guerra fra Ferdinando II
d’Aragona e Luigi XII di Francia, culminata con la vittoria
spagnola nelle battaglie, sempre del 1503, di Cerignola e di
Garigliano. Iniziò così il periodo spagnolo che fu
piuttosto lungo e durante il quale il castello fu oggetto di altri
interventi. A seguito della morte agli inizi del 1700 di Carlo II di
Spagna gli successe il diciassettenne Filippo d’Angiò,
che fu proclamato re di Spagna e come tale proprietario anche dei
territori italiani. Scoppiò però una guerra di
successione perché gli Asburgo, imperatori d’Austria,
non erano d’accordo, tanto che si impossessarono prima della
Lombardia, e poi del Regno di Napoli; correva l’anno 1707 e
l’occupazione sarebbe durata fino al 1734. In questo lasso di
tempo il castello cadde in abbandono, tanto da diventare inagibile.
Il 25 maggio 1734 gli austriaci, sconfitti nella battaglia di Bitonto
dagli spagnoli, furono costretti a ritornare nei loro precedenti
confini. Iniziò così il periodo borbonico, interrotto
solo per alcuni anni dal dominio napoleonico, durante il quale il
reggente Gioacchino Murat provvide agli interventi più urgenti
per ridare agibilità e funzionalità al castello, la cui
fine però fu ingloriosa, in quanto fra il 1860 e il 1870 venne
utilizzato come carcere militare, poi nel 1876, ritenuto non idoneo a
scopi difensivi, fu venduto al comune di Barletta. Ma gli episodi
bellici per questa roccaforte non erano finiti; infatti il 24 maggio
1915 fu preso a cannonate dalla nave austriaca Helgoland, non tanti
colpi, sole sei, ma sufficienti per danneggiare il bastione
settentrionale, e per fortuna che ci fu il pronto intervento del
cacciatorpediniere italiano Turbine che mise in fuga il nemico. Non
era però finita l’avventura bellica, perché nel
settembre 1943 la struttura divenne presidio militare, presidio che
oppose una strenua resistenza alle forze tedesche prima di cedere le
armi, vista la disparità di forze rispetto a quelle degli ex
alleati. Molto più tardi, a partire dal 1973, iniziarono i
lavori di restauro, assai opportuni e che hanno restituito ai
barlettani e ai turisti una struttura utilizzabile in parte per
diversi scopi e anche visitabile. Circondato da un ampio fossato e
dai giardini che corrono lungo tutti i lati, tranne quello fronte
mare, presenta una bella porta d’ingresso, da cui si raggiunge
il grande cortile ed è possibile accedere ai piani superiori
dove un tempo c’erano i cannoni messi in batteria. Ci sono
ovviamente anche i sotterranei, in parte adibiti a casamatta. Si
tratta di una struttura di ragguardevoli dimensioni il cui interesse,
per il visitatore, è puramente architettonico; in epoche
passate svolse egregiamente la sua funzione, anche per i continui
interventi volti a renderlo atto a difendersi dalle macchine da
guerra che via via venivano inventate (dalle baliste ai cannoni).
Oggi il suo scopo è più pacifico, è la
testimonianza di secoli di storia relativi a Barletta.
Di
seguito fornisco informazioni per la sua visita.
ORARI
DI VISITA
Orario
estivo dal 1° mag. al 31 ott.: 10.00-20.00
(chiusura biglietteria ore 19.15)
Orario
invernale dal 1° nov. al 30 apr.: 09.00-19.00
(chiusura biglietteria ore 18.15)
Cantina
della Sfida
Orario
estivo dal 1° mag. al 31 ott.: 10.00-14.00
16.00-20.00
Orario
invernale dal 1° nov. al 30 apr.: 09.00-13.00
15.00-19.00
Chiesa
dei Greci aperta
su prenotazione seguendo l'orario di apertura dei siti
culturali
Giorno
di chiusura settimanale: lunedì.
Chiuso il 25
dicembre, 1
gennaio, 15
agosto
-
Esposizione museale -
I°
piano del Castello:
Galleria antica, Galleria dell’Ottocento e Galleria
Cafiero.
Piano
terra del Castello:
Busto di Federico II
Percorso
visita:
Castello, Museo Civico, Sotterranei, Spalti e Cantina della Sfida
TARIFFE
CASTELLO
Biglietto
intero € 6,00
Biglietto
*ridotto € 3,00
Biglietto
scuole € 1,00 per
gli studenti accompagnati dagli insegnanti
*
Per i minori di età compresa fra i 6 e i 25 anni anziani che
abbiano compiuto i 65 anni.
Per
i Residenti a Barletta
Per
gli universitari di facoltà artistiche
Per
gruppi di almeno 25 unità paganti
Tutte
le categorie convenzionate
Biglietto
cumulativo per
Castello, Pinacoteca e Cantina della Sfida
(escluso
mostre temporanee)
Intero
€ 8,00
Ridotto
€ 4,00
Ingresso
gratuito
Iniziative
di promozione culturale rese note tramite il sito web del Comune di
Barletta
Cittadini
italiani e stranieri che per ragioni di studio, d’ufficio o
per compiti speciali abbiano necessità di visionare i beni
culturali di che trattasi;
Scambi
culturali;
Cittadini
italiani e stranieri portatori di handicap ed un loro familiare o
altro accompagnatore;
Delegazioni
ospiti dell’Amministrazione comunale;
Guide
ed accompagnatori turistici e scolastici
Minori
sino al compimento del 6° anno di età ( accompagnati da
persone adulte)
•
Mostre
temporanee:
Il
biglietto di ingresso sarà determinato di volta in volta,
secondo gli indirizzi della Giunta
CANTINA
DELLA SFIDA
Ingresso
gratuito con esibizione del biglietto di ingresso al Castello o alla
Pinacoteca
Visite
guidate su
prenotazione: 0883 578621
Telefono Bookshop
Biglietteria:
0883 578621
Per
un soggiorno fate riferimento a questo link:
https://dovealloggiare.com/barletta.html
Come
arrivare a Barletta:
https://www.comearrivare.eu/puglia/barletta.php
Fonti:
Wikipedia;
Viaggiare in Puglia; Ministero della Cultura; Comune di Barletta.
Le
foto a corredo dell’articolo sono state reperite in diversi
siti Internet.
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