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  Letteratura  »  I fuorilega del nordest, di Francesco Gesualdi, edito da Dissensi e recensito da Katia Ciarrocchi 25/07/2011
 

I fuorilega del nordest

di Francesco Gesualdi

Dissensi Editore

Narrativa romanzo

Pagg. 157

ISBN 9788896643037

Prezzo € 12,00

 

 

 

 

Facciamo salire i diritti!

 


Ero un uomo ormai, non era più il tempo delle fantasticherie sdolcinate, ma della concretezza della vita. Una vita dura, dove mangi o sei mangiato. Una vita che non si affronta con il sentimentalismo delle anime belle, ma con la forza dei muscoli. Ero lì per fare il mio ingresso nell'età adulta e mi sentii inondato di adrenalina.
Francesco Gesualdi è da sempre impegnato per la difesa dei Diritti Umani e nei suoi libri ne denuncia gli abusi affinché i nostri occhi non restino velati dalle troppe chiacchiere.
I Fuorilega del Nordest è un suo ultimo lavoro letterario, un romanzo che penetra il cuore e apre gli occhi.
Il protagonista un ragazzo come tanti, una famiglia di umili lavoratori in una cittadina uguale a tante altre; la perdita del lavoro di entrambi i genitori, la chiusura dello stabilimento che dava lavoro a molte delle persone del paese e il desiderio di dover per forza incolpare qualcuno lo porta, e con lui molti altri, a perseguire emigrati, nello specifico i cinesi, accusandoli di un qualcosa che in realtà l'avvento della globalizzazione ha introdotto.
Quello della globalizzazione è un fenomeno reale che controlla la progressiva apertura dei mercati nazionali all'estero dando origine a un mercato globale che varca i confini nazionali e che condiziona pesantemente con il suo andamento le singole economie nazionali. Secondo i promotori della globalizzazione, questa rappresenterebbe la soluzione alla povertà del terzo mondo, ma in realtà così non è, un esempio per tutti fu la battaglia intrapresa da Ken Saro-Wiwa contro le compagnie petrolifere, la Shell su tutte, nel rivendicare le responsabilità di continue perdite di petrolio che danneggiavano le culture agricole necessarie alla sussistenza della popolazione locale e l'intero ecosistema della regione… Ken Saro-Wiwa muore solo perché voleva che le grandi compagnie petrolifere, dividessero i guadagni con chi vive nelle terre, ove i giacimenti petroliferi sono e da loro sfruttati.
Francesco Gesualdi attraverso il protagonista di I Fuorilega del Nordest ci permette di prendere coscienza di troppi soprusi, dalla politica corrotta, disposta a qualsiasi compromesso pur di rimanere in prima fila sin in Cambogia tra i lavoratori sfruttati, per pochi euro al giorno e in condizioni penose, dalle grandi multinazionali.
Senza renderci conto noi siamo diventati complici di tutto questo.
Cero avevo incontrato anche persone come Ilenia, come Wanda, come Piero l'arrampicatore, che avevano ingabbiato il lupo presente in loro e dato spazio al cuore, all'anima, all'intelligenza: gli aspetti che contraddistinguono l'uomo dalla bestia. L'intelligenza per capire che nasciamo tutti uguali: con gli stessi bisogni, gli stessi diritti, la stessa posizione di parità rispetto alle risorse che la terra mette gratuitamente a disposizione di tutti. L'anima per tenere a bada l'egoismo che conduce alla sopraffazione e alla violenza. Il cuore per soccorrere chi si trova in difficoltà, sapendo che prima o poi capita a tutti di avere bisogno degli altri”.
Gesualdi romanza la globalizzazione economica in uno stillicidio di piccole industrie per mano di grandi multinazionali che non si fanno scrupoli nello sfruttare e uccidere popolazioni meno fortunate, un romanzo che scorre come un fiume in piena lasciando un solco profondo: ciò che resta? La voglia di cambiare quest'umanità che man mano si sta autodistruggendo.
Riflessione e denuncia in un romanzo coinvolgente. Ne abbiamo bisogno.

 

Francesco Gesualdi e' nato nel 1949, allievo della scuola di Barbiana (è il Francuccio di don Milani), tra altre rilevanti esperienze ha trascorso due anni in Bangladesh per un servizio di volontariato; è uno degli animatori del “Centro nuovo modello di sviluppo” di Vecchiano, che affronta con rigore
ed efficacia i temi del disagio economico, sociale, fisico, psichico eambientale sia a livello locale che internazionale, con particolar attenzione al Sud del mondo. Il Centro ha promosso e sta portando avanti importanti campagne per i diritti umani. E' tra i promotori della Rete di Lilliput.

 

Katia Ciarrocchi

 

www.liberolibro.it

 

 
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