Leggiadra, evanescente,
ricoperta da seriche trasparenze,
ti sei avvicinata
e al mio sbalordimento
hai portato
l'indice dritto sulla
punta del naso,
a che la mia voce
sorpresa
non turbasse quell'attimo d'incanto,
quel sogno realizzato nella
mente
con tanta forza da apparire
realtà,
soffusa dal mistero di una
oscura camera da letto,
neppure velata dalla luce della
luna.
Un istante, è stato solo un istante e
il battito del cuore mi ha
ricordato mille notti d'amore,
mille ansie di chi insieme vuol
gioire magici incontri
fra le pieghe di bianche
lenzuola di antichi ricami orlate.
Nell'allungar la mano tremante verso quella diafana
immagine
il lampo del ricordo ha
sconvolto la mente
e la certezza
dell'irrealtà della visione ha bloccato ogni senso.
Sei sparita all'improvviso, così com'eri venuta,
e la mia mano si è chiusa
rabbiosa a stringere il nulla.