Il
lume, che la tremula luce
invano nasconde pur nel
chiaroscuro della stanza,
apre le porte del ricordo.
Si
precipitano infuocate
le immagini in una turbolenza
che invano cerco di frenare.
Volti
antichi, visi recenti,
si affollano intorno,
reclamano ascolto,
e io, chiusi gli occhi,
riapro allora il mio cuore.
Erano
lì e non lo sapevo,
ora sono qua , voci lontane
di un mondo oltre i confini,
vite di altri che ho fatto mie.
Di
colpo s'apre la finestra.
Forse
il vento che entra furioso,
s'avvinghia ai ricordi e lesto
se li porta via.
C'è
freddo all'intorno,
di ghiaccio è il mio cuore
e la mente, vuota,
s'aggrappa al presente.