Le
strade fra le stelle
di
Renzo Montagnoli
Certe
sere, allo spirar della brezza
che
fresca scendeva dall’alto ghiacciaio,
seduto
su una panchina volgevo gli occhi
al
cielo e mi illudevo di contar le stelle
di
tracciare strade fra quegli astri luminosi
di
scoprire quel che il futuro mi avrebbe
riservato
o quel che il destino per me aveva
preparato,
gioie e dolori in egual misura,
oppure
la tristezza di un vivere senza un
sogno
da coltivare, una meta a cui arrivare.
Stavo
assorto, con gli occhi in su, ma era in me
che
cercavo di leggere una traccia che mi dicesse
chi
ero perché c’ero dove sarei andato.
Una
sera si sedette accanto a me il vecchio Aldo
forse
il decano del paese con la pipa puzzolente
perennemente
in bocca anche senza tabacco nel fornello.
Forse
indovinò ciò che pensavo perché come
parlando
fra sé e sè disse che tutta la vita aveva
cercato
risposte alle sue domande sull’esistenza
senza
mai averne avute
e
ora che il tempo fuggiva via
ora
che l’ultimo ponte da passare
si
avvicinava era certo che avrebbe saputo
ma
mai l’avrebbe potuto raccontare e
allora
tanto valeva vivere con il cuore in pace
senza
tanto pensare ma solo amare.
Ogni
tanto rammento quelle parole, frutto
della
saggezza dell’esperienza, e immagino
che
Aldo abbia avuto finalmente le risposte,
che
in quelle vie immaginate fra le stelle
vada
percorrendo la sua eternità
e
che da lassù sorrida ai miei vani sforzi
di
scoprire l’assoluta verità.
Da
Un paese tra i monti
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