Novembre
di Renzo Montagnoli
Rilucono le zolle
al pallido sole
e dalla terra rivoltata
s'alza un afrore di vita
ormai sepolta
dalla torrida estate.
L'erba tremante
nel freddo del mattino
cerca un calore
di cui ha solo memoria.
Le prime nebbie
s'addensano all'alba
acquei mantelli
che giacciono silenti
sul campo appena arato
e celano agli occhi
il lontano orizzonte
ove s'involano
gli ultimi stormi.
Lente si staccano
le foglie ormai morte
ritornano alla terra
fradicia d'acqua.
Lenta e malinconica
scorre la stagione.
Dietro i vetri della finestra
il vecchio guarda
il declinare d'un tempo
che scandisce i suoi passi
sempre pił incerti
in un percorso
che s'avvia a terminare.
Da Lungo il cammino
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