Miraggi
di Renzo
Montagnoli
Sotto questo cielo di fuoco
nulla si scorge
se non sabbia rovente
distese infinite
senza orizzonte.
Si stringe lo stomaco
un crampo di sgomento
e allora la mente vacilla
e vede lontano
ciò che non c'è.
Lunghe carovane
di berberi erranti
un suono di zoccoli
che porta un vento ardente
e ancora più in là
palmeti svettanti
dolce rumore
d'acqua che corre
risa di bimbi
canti di donne
una mano che mi terge la fronte
due dita che mi carezzan
le labbra.
Sogni o miraggi
son l'unica
fuga
per continuare il cammino.
Da Lungo il cammino
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