Il ricordo e l'oblio
di Renzo Montagnoli
Arriva all'improvviso,
senza cercarlo
e senza annunciarsi.
Sei lì che scrivi
o leggi un bel libro
ed ecco che appare
dapprima confuso
poi sempre più chiaro,
riemerge dall'oblio
di anni passati.
Ti chiede attenzione
e gliela devi dare.
Immagini lontane
appena abbozzate
un viso sfumato
un volto di donna
due turgidi seni
che la maglietta disegna
e poi musica anni ‘60
un disco dei Dik Dik
quel “Senza luce”
che ora illumina
un ricordo riemerso
dai flutti dell'oblio.
Rivivi quei momenti
un bacio rubato
in quel locale dalle luci soffuse
a lei che domani partiva.
Non l'hai più rivista
né lei ti ha cercato.
Resta solo una rimembranza
che ogni tanto riemerge
e che accelera i battiti
di un logoro cuore
quel cuore
che quel bacio fece impazzire
e che ora mestamente
rinchiude il ricordo
nell'arcano scrigno
di tutto ciò che è stato.
Da Lungo il cammino
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