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  Poesie  »  Generica  »  La stessa terra 07/06/2014
 

La stessa terra

di Renzo Montagnoli

 

 

Uomo che vai di fretta

che calchi questa terra

senza mai fermarti

resta solo un minuto

porgi l'orecchio

e ascolta il vento.

Porta parole

di storia passata

di genti qui nate,

vissute e poi morte

di un tempo lontano

di cui si é persa memoria

di una civiltà ormai ignorata.

Eppure anche mille e mille

anni or sono

c'erano uomini

che lavoravano,

soffrivano e gioivano.

Ombre sono ormai

che nessuno più vede.

È strano il destino

l'uomo che muore

non lascia memoria

ritorna alla polvere

che quel vento raccoglie

e che ora ti parla

di un mondo perduto

di genti ormai scomparse

lontani tuoi avi

di cui ignoravi la sorte.

Erano tutte persone

che già calpestarono

la terra sotto i tuoi piedi.

Erano uomini

uomini veri

uccisi due volte:

dal naturale destino

e dal colpevole oblio.

 

Da Canti Celtici II

 

 

 

 
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