Temporale
estivo
di Renzo Montagnoli
Aria ferma
nel caldo soffocante
che menti e corpi intorpidisce.
È un giorno d'estate
d'afa e d'arsura.
Ma ecco che lontano s'ode un brontolio
che lesto s'avvicina
e s'alza un vento di
fuoco
che il sereno spazza via.
A ondate arrivano le nubi
prima bianche
poi scure fumiganti
e radi goccioloni inchiodano la polvere.
È ormai tutto un rimbombo di cannoni
di scoppi fragorosi
di lampi e di saette
che si rincorrono nel cielo
mentre un vento impetuoso
percuote le esili cime del susino
ormai prone nella resa.
Gli scarsi goccioloni
di colpo s'infittiscono
e ormai scroscia la pioggia
che avanza come una marea.
È un muro d'acqua mugghiante,
sembra giorno da giudizio universale,
anzi meglio ancora da diluvio universale,
pare notte ma non è ancora sera
e invano la campana chiama al vespro
perché nello strepitio del cielo
nessuno la può udire.
Solo una vecchina s'affaccia sulla porta
per apprestarsi alla funzione
guarda in su e lenta s'avvia.
Già da dove è venuto il temporale
solo nubi
scarmigliate
e riluce il sole del tramonto
e un arco di colori
é il segnale
che la tempesta se n'è andata.
La vecchina affretta il passo
s'ode ora la campana
nell'attutito brontolio
del temporale che s'allontana.
Da Sensazioni ed emozioni