Chissà
di
Renzo Montagnoli
Come
un’ape sugge il polline dai fiori
assaporo
ogni momento gli istanti della vita
riempio
gli occhi dell’irripetibile spettacolo
di
una natura che sembra donarsi.
Dell’ape
stessa che svolazza sulle ortensie
colgo
l’intrepida ricerca del suo cibo,
della
lucertola che sonnecchia al sole
intuisco
il palpito del suo cuore che si scalda.
Di
ogni cosa voglio imprimere la memoria,
del
mio stesso viso che nel tempo invecchia.
Chissà
se nel dopo mi sarà concesso il ricordo,
chissà
che in quell’antro oscuro possa splendere
un
po’ di quella luce che adesso colgo.
Da Lungo
il cammino
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