L’aratura
di
Renzo Montagnoli
Come
ogni anno
in
questa stagione
corre
l’aratro
a
solcare il terreno,
volta
e rivolta
le
zolle lucenti,
prepara
il letto
in
cui il seme
dormirà
nell’inverno
per
poi svegliarsi
ai
primi tepori
di
un’altra primavera.
É
come un tesoro nascosto
pronto
a svelarsi
alla
luce del sole,
ma
guai se piove
perché
tutto ammuffisce
meglio
il gelo
e
ancor più la neve
a
riscaldare gli umili semi
che
per magia nel torrido luglio,
rossi
bruniti,
svetteranno
sugli steli,
pronti
al raccolto
e
infine a trasformarsi in farina
per
un pane fragrante
che
sazia gli occhi e la fame.
Da
Lungo il cammino
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