Nulla
si cancella
di
Renzo Montagnoli
In
queste mura sbrecciate
in
cui alligna l’edera
mute
testimoni di un tempo passato,
qui,
anni e anni fa,
gente
viveva.
Nelle
stanze si nasceva
si
faceva l’amore
si
udivano striduli vagiti
risuonavano
flebili rantoli
Tutto
un mondo c’era
fatto
di uomini e donne
di
sogni e speranze
di
gioie e dolori
di
impetuosi amori
e
di tormentate illusioni.
Sembra
tutto scontato
ieri
come oggi
oggi
come domani
ma
se ci si ferma un attimo
ci
si raccoglie
e
si tocca con mani
il
muro sbrecciato
s’avverte
un lontano tremito
un
suono di voci
perse
nell’eterno
e
ora ritrovate.
Nulla
si cancella
nemmeno
il ricordo
se
si guarda al passato
come
fosse il presente
come
se noi
non
fossimo altro
che
la naturale continuazione
di
chi ci ha preceduto.
Un
giorno altre mani
altre
orecchie s’accosteranno
a
mura sbrecciate
e
così un po’ di noi sarà nel futuro.
Da
La pietà
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