Cielo
di fuoco
di
Renzo Montagnoli
A
quando una mano sul cuore
e
non sul gonfio portafoglio?
Sotto
un cielo di fuoco
si
consuma la tragedia dell’umanità
per
colpa di alcuni che per tutto avere
per
sete di potere per cinica indifferenza
sacrificano
al dio denaro il futuro
di
un mondo sfruttato fino all’osso.
E’
l’effetto serra, si dice,
che
provoca estati torride
e
improvvisi e violenti sconvolgimenti
di
un clima che sembra aver smarrito
ogni
logica e che inclemente distrugge
con
tempeste furibonde ma uccide anche
uomini
e animali, foreste e mari.
Oh
Dio, fa che non sia troppo tardi
per
rimediare, tocca il cuore insensibile
degli
uomini artefici di questo male.
Fa
che quel mondo così bello e perfetto
che
tu un giorno hai creato
viva
ancora per tutto il tempo che vorrai,
ma
soprattutto per quanto occorrerà
che
tutto ritorni come prima con le dolci primavere
che
profumano di vita
le
estati calde
ma
carezzevoli per le messi
gli
autunni multicolori
con
le prime nebbie
che
preludono a inverni baciati dalla neve.
Altri
tempi, certo, in cui ben pochi
conoscevano
il superfluo, ma avevano il necessario,
tempi
in cui viveva la solidarietà
di
chi ha poco, tranne un grande cuore.
Da
La pietà
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