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  Poesie  »  Generica  »  Canto celtico 25/06/2023
 

Canto celtico

di Renzo Montagnoli





S´alzano le brume del mattino

frustate dagli strali del primo sole

e al lontano suono di cornamuse

s´accompagna la lenta melodia di una cetra.

Della notte, popolata di folletti,

resta solo l´erba imperlata di sudore.

Gli dei di quel tempo si sono ormai assopiti,

ma alle note del citaredo che saluta l´alba

s´affacciano nella nebbia che si dirada

per un ultimo sguardo a un mondo

che non è più loro,

a una terra dal futuro senza memoria.

Sembra allora di indovinare nella caligine armati

che cantano le gesta al levar del sole.

Ma tutto sfuma, tutto cessa, nella luce

che ravviva il giorno e che spegne la notte.

Solo nel bosco la vecchia quercia conserva

negli scrigni preziosi delle foglie

le note malinconiche di cento cornamuse.

La realtà ritorna,

il sogno si nasconde,

fino alla prossima alba.



Da Canti celtici (Il Foglio, 2007)


 
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