Senza cielo
di Renzo Montagnoli
Mani
lorde di carbone
volti anneriti
striati dal sudore
occhi che un attimo si chiudono
all'accecante luce del sole.
Riemergono
dopo il lavoro
in file silenziose lasciano il pozzo
non una parola nella bocca
impastata di polvere nera
che lenta entra nei polmoni
toglie ogni giorno l'aria
marchia indelebilmente una vita.
Si
muore cosė per vivere
per il pane quotidiano
per i figli che non si vuole
che seguano la stessa strada.
Schiavi,
sepolti vivi
a trarre dalle viscere della terra
ricchezze per altri uomini
che nemmeno immaginano
l'angosciosa fatica
di chi le ha procurate.
E
tutto
nell'attesa rassegnata
dell'ultima discesa.