La tempesta
di Renzo Montagnoli
Marosi spumeggianti
a infrangersi rabbiosi
contro irti scogli.
Cielo e mare avvolti
in un unico abbraccio.
Buio cupo come un nero sudario
a tratti squarciato da lampi
seguiti dal fragore dei tuoni.
Oggi è tempesta
sibila il vento
un fischio acuto e lacerante
il lamento di un mostro ferito.
Scroscia violenta la pioggia
ribolle il mare
di un'ira lontana
salita dal fondo a urlare impietosa
la sua atavica carica d'odio
verso i naviganti violatori
del suo liquido regno.
Solo all'alba giunge la quiete
tace il vento
ansima il mare.
Sulla rena del tutto sconvolta
giace il fasciame d'una barca.
S'alza in volo un gabbiano
verso un sole ancora lontano.