Trinacria
di Renzo Montagnoli
Si scioglie il giorno in
un sole
che lento saluta e va al riposo.
Questo mare che ha visto
viaggi
di fenici, di normanni, di saraceni
e che ora spinge a riva uomini
disperati;
queste onde che a volte portano
canti lontani di berberi
e che si spingono incessanti
verso spiagge di bianca rena;
questo cielo che osserva immobile
una terra scolpita, un fiore di roccia,
dove amore e furore convivono eterni.
Qui il fuoco della terra
s'offre spavaldo
fra distese di grano e bianchi fiori di
zagara;
qui dove tutto cambia e tutto resta
uguale,
terra di gattopardi, di uomini di rispetto,
di madonne in processione,
di sogni che mai si realizzano,
eppure qui vorrei stare,
addormentarmi in questo tramonto
cullato dall'onda.
Lunghe striature rosse
s'irradiano
all'occidente dei miei pensieri,
su questo mare
mi sarà dolce il naufragio
con l'approdo sicuro
a una riva
su cui poter ricominciare
sempre restando a me uguale.
Da Viaggi in poesia