Una lacrima
di Renzo Montagnoli
Era un giorno d'estate
di caldo opprimente
già la falce luceva al sole
a recidere le spighe
mature.
Non un filo d'aria
non un rumore
se non il costante frinir
di assetate cicale.
Il sole sbatteva sugli occhi
nebbia di calore ondeggiava
un orizzonte stanco.
Assopito sotto l'olmo
ho udito la sua voce
era lei che mi parlava,
era lei che mi raccontava
del tempo con me trascorso,
dell'autunno prossimo a venire.
Le ho chiesto dell'inverno
ma non m'ha risposto.
Ho avvertito solo
un brivido di freddo
ho sentito
il silenzio delle cicale
ammutolite.
Certo era solo un sogno.
Ma dentro me
ho sentito scorrere
una lacrima,
una stilla di pietà.
(Da
Il cerchio infinito –
Edizioni Il Foglio
Letterario, 2008)