Montagna
di Renzo Montagnoli
Nelle ore di
noia
che
non passano mai
vola
il pensiero
sale
veloce gli erti sentieri
ombreggiati da larici austeri.
S'inerpica per
pendii scoscesi
attraversa ripidi ghiaioni
scorge
fra le nubi
le
cime assopite
schizza
verso il cielo
per
fermarsi su vette innevate,
a
guardar gił
l'umanitą
che s'affanna,
a
stringere in pugno
la
libertą d'una montagna
in cui
poter spaziare
senza
pił limiti
oltre
quel cielo
che
vorresti toccar con le dita.
Scende poi a
valle
ritorna
lieve da me
mi
porta l'aria
di
alpeggi silenti
del
passar d'un tempo
di
calde estati
e
gelidi inverni,
aroma
di fieno
fragranza di neve
profumo
d'eterno.
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