Il
profumo di lei
di Renzo Montagnoli
L'aria oggi
profuma
di
mirto, di alloro,
di
rosmarino.
Annuso,
apro i
polmoni
alla ricerca
del profumo di te.
Ma è tutto
vano
perché
non ci sei più
e ho
solo il ricordo
di una
vaga fragranza
d'un
gelsomino di carne
dai
lunghi capelli
mossi
dal vento
di una
risata invitante
di un
bacio lanciato
che
m'affrettavo
con le
mani a catturare.
E' solo in
riva a quest'acqua
abbracciato al vecchio salice
che
sento pulsare in me
la
forza della tua presenza
che
rivivo giorni lontani
felici
nel sole
e nel
buio della notte
stretti
l'un l'altro
tanto
d'essere solo uno.
Il destino ti
volle
ti
prese al tramonto
in un
giorno di pioggia
frammista a lacrime
di cui
avverto ancora
l'irrefrenabile
scorrere.
Volasti via
lasciando le mie mani
sparisti
con l'oscurità
e da
allora fu notte
niente più
giorni
anche
il sole diventò diverso
una
luce opaca
tanto da
non rischiarare
il
buio intorno e dentro a me.
Il vecchio
salice è
la tua
dimora
dove
l'anima tua
resiste
al tempo
che
non passa mai.
Se stringo
questo tronco
avverto
un palpito lontano
un
bacio lanciato
che
non posso più afferrare
un
sospiro per me
di cui
non posso più gioire
se non
nel ricordo
di un
tempo che è stato.
(da Canti Celtici II)