Fra mare e cielo
di Renzo Montagnoli
Mugghia forte
oggi il mare
sospinto
dal vento freddo
che
scende dal lontano nord.
Le onde
corrono impazzite
si
urtano si superano
s'infrangono
sulla scogliera.
Corre lo
sguardo là dove
mare e
cielo sono tutt'uno
un'incerta
linea grigia
un
confine senza sbarre
dove
l'uno affonda nell'altro.
Nelle notti di
luna
lì
s'affollano vele
barche
partite e mai tornate
ora
sospese fra cielo e mare.
S'affannano
invano i vogatori
ma i
remi non calano nell'acqua
annaspano senza più
trovare
la via di casa.
S'odono allora
brusii sommessi
un
coro a bocche chiuse
di chi
non può più raccontare.
Sulla spiaggia
s'alzano i richiami
di
donne desolate di spose sconsolate
di
madri addolorate.
Gridano i nomi
che si perdono
nel
fragore del mare.
E' un amore
disperato
che
lanciato sull'onda
lesto
torna alla riva
e
s'aggrappa a capelli
mossi
dal vento
a
piedi intirizziti
affondati nella rena
a
cuori sfiniti
che
battono solo di speranza.
(da Canti celtici II)