Il sorriso
di
Renzo Montagnoli
Erano dolci le
colline
da cui
zefiro scendeva
a
lenire la calura dell'estate
quando
all'imbrunire
ritornavo con le greggi
al
focolare che m'attendeva.
Un altro
giorno passato
fra poco il
buio
il
riposo nella famiglia
una
ciotola di latte
un
pezzo di pane
le
risa dei figli
il
sorriso della moglie.
Nelle furie
del tempo
gli
dei vollero chiamarmi
all'ora
del tramonto
mentre
alla casa ritornavo.
Nelle tenebre
che
subito m'avvolsero
rividi
in un istante
un
focolare,
visi gioiosi
e
ancora il suo sorriso.
Di me non
restano
che
povere ossa
presto
polvere su polvere.
Ma in questa
vecchia quercia
si
trova l'essenza di me
un'anima
spoglia
quel
che rimane di un uomo
che
tornava la sera
dopo
il duro lavoro
per
gioire solo
di un sorriso.
(da
Canti celtici II)
|