Danza di primavera
di Renzo Montagnoli
Nel cielo
s'intrecciano voli
danzano
rondini ebbre di sole
gił
canta il ruscello
libero
dai ghiacci d'inverno
e
anche noi
reduci
da lunghi giorni
soggiogati da gelo e buio
ci
inebriamo alla luce
che
imperiosa s'affaccia
sui
boschi tempestati di gemme.
Umili servi di
un dio
che
blandisce con il caldo affetto
di ore
assolate
e
punisce con la fredda
oscuritą
dell'inverno
anche
noi cantiamo e danziamo
al
ritorno alla vita
al
profumo della terra che rinasce
all'ardore
che accende i cuori.
Un'altra
primavera
in cui
risbocciamo come fiori.
(Da
Canti celtici II)