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  Poesie  »  Generica  »  Il destino di un poeta 20/07/2011
 

Il destino di un poeta

di Renzo Montagnoli

 

 

Solo fra tanti

volava oltre il cielo

negli spazi siderali

a raccoglier

incolori fiori di stelle

nei prati di galassie

per mostrarli

a chi non vedeva

per spiegare

che la vita

č un grande

e ricorrente

infinito cerchio

di nascite e morti

ma che nulla comincia

e nulla termina

come in un sogno

che sboccia all'improvviso

e che solo la luce

dell'alba oscura.

Volava sopra i mari

albatro ferito

nella malinconia

di chi porge invano il cuore.

Si librava su cime innevate

riportava agli uomini

il profumo d'un eterno

smarrito nella corsa

verso l'ignoto

ma nessuno odorava

quell'aria di vita

che sola cancellava

un tempo di ansie.

Giorni e giorni

una lenta solitudine

senza ormai speranza.

Il mondo legge

ma poi tutto vola via.

Che conta mai l'eternitā

quando il sogno non č pane

le stelle non son altro

che materia da conquistare?

E allora poco a poco

moriva dentro

il suo sogno sbiadiva

nel grigio opaco

di quella realtā.

E anche quando

smise di vagheggiare

e gli occhi

gli si chiusero per sempre

solo il cielo pianse

una pioggia sottile

in un autunno

di foglie disseccate

di ore spente

di terra stanca.

Restarono solo fogli

righe vergate

versi sussurrati

sogni trascritti

che nessun alba

avrebbe mai cancellato.

 

(da Lungo il cammino)

 

 

 

 

 

 

 
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