I pascoli del cielo
di Renzo
Montagnoli
Una brezza
leggera
fa
fremere i fiori,
un
sussurro lieve
che
s'ode ovunque
fra
eteree figure,
quasi
danzanti sull'erba,
spiriti
di chi visse un tempo
nel segno di
dei ormai spenti.
Là,
non
c'è freddo,
né
caldo,
e la
notte non spegne il giorno.
Scivolano
fiumi d'ambrosia,
fra i
suoni di mille appassionati citaredi,
non
c'è né fame, né sete,
nemmeno
il tempo scorre,
in un
eterno istante
di
serenità,
di una
realtà che par sogno.
Pascoli del
cielo infiniti,
senza
confini e barriere,
furon
chiamati
i Campi Elisi.
(Da Canti
celtici –
Edizioni Il Foglio, 2007)