Mater dolorosa
Mosche affamate, parassiti denutriti,
s'aggirano
fra ombre di uomini.
S'affacciano vecchi con denti
sgangherati,
pianure
sconfinate di dolore,
rintocchi di
campane spente.
Banchettano altrove con le anime
degli illusi
dalla fede.
Parole, solo parole per chi non ha
nemmeno orecchi
per ascoltare.
C'č un'umanitā dolente
che alimenta
l'opulenta societā.
I cannibali, mai sazi,
s'ingozzano
di vane promesse.
E in una capanna guaisce una madre
stringendo al petto
il frutto
troppo presto avvizzito
del suo
inutile amore.