Al passo delle allodole
di Renzo Montagnoli
C'era in te
l'ardore spensierato
dei tuoi vent'anni
l'entusiasmo
di chi s'affaccia alla vita
il sogno
che sovrastava il giorno
l'ideale
che si rincorreva
tutto era bello
tutto era novità
nessuna nube all'orizzonte
le corse in bicicletta
i primi amori
tutto era lì
pronto alla mano.
Poi un giorno
un rombo di tuono
un fucile in spalla
un'altra corsa
su terra brulla
col fiato in gola
con il cuore che scoppiava
e come al passo delle allodole,
straziate dalle fucilate,
una sgranata di mitraglia
gli occhi bianchi al cielo
un cencio di carne dilaniato
senza un sepolcro
se non la nuda terra
intrisa del tuo sangue
disperso agli altri
un caduto ignoto
di cui solo il tempo ormai
conosce il nome.
(da La pietà)
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