Colazione con i Modena City Ramblers
di Milvia Comastri
Historica Edizioni
www.historicaedizioni.com
Narrativa raccolta di
racconti
Pagg. 102
ISBN 9788896656433
Prezzo € 12,00
Sensibilità e delicatezza
“La canzone cessò, lasciando echi di una dolcezza struggente.
Rimasero
ancora abbracciati, ondeggiando leggermente.
Il
ragazzo capì che era arrivato il momento di dirle della nave che fra poche ore
lo avrebbe riportato a casa.
La
ragazza si ricordò di una frase che le diceva sempre la nonna: che i sogni
muoiono all'alba.”
(dal racconto
I'm in the mood of love)
I racconti non hanno un grande successo
di vendite nel nostro paese ed è un vero peccato, perché per loro natura (sono
notoriamente più brevi di un romanzo) si possono leggere velocemente, anche
nella pausa lavoro, e hanno il notevole pregio di portare una storia compiuta,
cioè che nasce, si sviluppa e finisce, il tutto in poche pagine. Come per la
narrativa più lunga se ne trovano di buoni e meno buoni, e fra i primi metterei
quelli di questa nuova raccolta di Milvia Comastri.
Sono dieci prose, alcune delle quali
piuttosto brevi, che, fra i tanti pregi, hanno anche quello di presentare
storie non campate in aria, ma assai plausibili. In ogni caso va dato l'ulteriore merito
all'autrice di portare alla ribalta personaggi non certo eroici, spesso umili,
vittime sovente di una condizione imposta da una società classista, quale la
nostra. Il tutto viene porto al lettore con
delicatezza, senza imposizioni, e venato da un'accentuata sensibilità che
smorza i toni eccessivi, amplifica la bontà dei sentimenti, lascia sempre uno
spiraglio di speranza e, quando questo proprio non c'è, è solo perché la vita
ha delle ineluttabilità a cui è impossibile opporsi.
In queste storie si passa
dall'infermiere del reparto pediatrico-oncologico al
giovane pescatore che, suo malgrado, va a lavorare in
terraferma, dal libraio che la grande distribuzione gli impedisce di continuare
a lavorare a un amore perso e poi ritrovato.
Si potrebbe dire che ce n'è per tutti i
gusti e che le trame sono così variegate che è impossibile che non riescano ad
accontentare tutti i lettori, perché c'è sempre la possibilità di imbattersi in
qualcosa che si gradisce meno, ma è compensata da ciò che piace di più.
Personalmente quelli che mi sono
piaciuti maggiormente, anzi che mi sono piaciuti tanto, sono Antonio e l'odore del mare e I'm in the mood for love.
Nel primo c'è un ambiente che si trova
frequentemente negli scritti di Milvia Comastri, quel mare che è simbolo di libertà, e come tale
difficile da mantenere, spesso da conquistare. Antonio e l'odore del mare poi introduce
discorsi di ordine sociale, di disoccupazione, di lavoro ingrato, ma c'è anche
una speranza, con quella scena di Antonio e di Amid,
un immigrato marocchino, seduti all'ultimo piano dell'edificio in costruzione
per la pausa pranzo e che guardano lontano, un orizzonte in cui si indovina il
mare, un mare personalizzato per entrambi.
I'm
in the mood for love è il racconto breve, semplice, ma
struggente, di un breve incontro, di una parentesi d'amore che si apre e si
chiude quasi in un battito di ciglia, con i due protagonisti che sanno che non
potrà durare, ma che si abbandonano a un ultimo scambio di affetto come solo
due ragazzi, nel corso di una guerra, sanno fare, per vincere la paura, per
riprendere la speranza in un domani, anche se questo li vedrà separati.
Vi assicuro che questo racconto è
stupendo, con un'atmosfera tenue ricreata in modo magistrale, poche pagine che
da solo valgono l'intero libro, tanto sanno farsi cogliere dal lettore.
In ogni caso, il mio consiglio è che
acquistiate Colazione con i Modena City Ramblers, perché
merita, perché lì la banalità di non pochi autori moderni è bandita e anche
perché ritrovare i sentimenti più belli porta a un etereo senso di
serenità.
Bolognese, Milvia Comastri è autrice di “Donne, ricette, ritorni e abbandoni” (Pendragon), una raccolta di racconti che hanno vinto
diversi concorsi letterari. Questo è il suo secondo libro.
Renzo
Montagnoli